MA PERCHÈ ISCRIVERSI!!!
Iniziamo affermando che l’iscrizione all’A.I.R.E. è un diritto-dovere del cittadino e costituisce il presupposto per usufruire di una serie di servizi forniti dalle Rappresentanze consolari all’estero, nonché per l’esercizio di importanti diritti, come :
- votare per elezioni politiche e referendum per corrispondenza nel Paese di residenza, e per l’elezione dei rappresentanti italiani al Parlamento Europeo nei seggi istituiti dalla rete diplomatico-consolare nei Paesi appartenenti all’U.E.;
- ottenere il rilascio o rinnovo di documenti di identità e di viaggio, nonché certificazioni;
- rinnovare la patente di guida (solo in Paesi extra U.E.; per i dettagli consultate la sezione Autoveicoli – Patente di guida).
Vuoi sapere se devi dichiarare anche in Italia i tuoi redditi se lavori in Germania?
La tassazione dei redditi percepiti all’estero è sempre un aspetto che genera molta confusione. Vi sono sempre vari aspetti da tenere in considerazione per capire dove devono essere tassati i redditi percepiti all’estero.
IN LINEE GENERALI SE VIVI E LAVORI STABILMENTE IN GERMANIA E SEI ISCRITTO AIRE NON DOVRAI OCCUPARTI DELLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI IN ITALIA !!!!
“Mi trovo a Stoccarda, per un periodo che supera sicuramente 183 giorni nell’anno. Sto lavorando come dipendente e sto pagando le tasse al governo tedesco.
Non mi sono mai iscritta all’Aire. Sono tenuta a presentare la dichiarazione dei redditi e a pagare le imposte sui redditi in Italia? “
Il mantenimento della residenza fiscale in Italia, come nel caso della nostro lettrice , che nonostante sia in Germania da oltre 183 giorni nell’anno, non si è mai iscritta all’AIRE, comporta ovviamente l’obbligo di pagare le imposte sui redditi in Italia. Le imposte sono dovute anche sui redditi prodotti in Germania .
MA QUANDO SEI OBBLIGATO A FARE LA DOPPIA DICHIARAZIONE DEI REDDITI?
Un lavoratore Italiano che svolge la sua attività lavorativa e ha la sua vita all’estero, ha l’obbligo del versamento delle imposte sul reddito anche in Italia in concomitanza di almeno uno dei seguenti requisiti:
- È residente in Italia, per almeno 183 giorni all’anno (la maggior parte dell’anno solare).
- È iscritto nelle anagrafi comunali della popolazione residente in Italia (quindi, non essere iscritto all’AIRE).
- Ha eletto nel territorio dello Stato italiano il proprio domicilio o la propria residenza .
Un a persona iscritta all’anagrafe di un comune italiano per almeno 183 giorni (anche non consecutivi), in un anno, è considerata fiscalmente residente in Italia, indipendentemente dalla prova della sua presenza nel territorio del nostro Paese.
Nella fattispecie della nostra lettrice , non essendosi mai cancellata dall’anagrafe della popolazione residente, è considerata comunque residente fiscalmente in Italia, anche se dovesse fornire prove certe e non confutabili della sua residenza estera.
Questo aspetto è fondamentale e dovrebbe essere chiaro a quanti di voi stanno per andare a lavorare in Germania o progettano di andarci.